UNA ARTISTA A KAZAN di Nadia PRESOTTO

L’ arrivo all’ aeroporto  nella città di Kazan, capitale del Tatarstan,Repubblica Autonoma della Federazione Russa e terza capitale della Russia, è in piena notte, giusto in tempo per assaporare la gioia dell’ alba mentre Olga Ulemnova, direttrice del Museo delle Scienze e critica d’ arte, ci conduce in auto in centro città. Sorge il sole che scorgo oltre i filari di alberi, il cielo si tinge di rosso e giallo; sono i primi colori che vedo di questa grande città che, pochi giorni prima del mio arrivo (agosto 2018), è stata protagonista dei mondiali di calcio. Ed i simboli ci sonno tutti: dall’ installazione con il pallone nel centro della città, ai negozi di souvenir che, un mese dopo, vendono ancora le magliette.

Sono a Kazan perché, su invito, espongo alcune xilografie all’ interno di una mostra collettiva (artisti russi e italiani) inauguratail 9 agosto 2018 alla presenza del Ministro della Cultura del Tatarstan e della televisione. La mostra, allestita nello spazio riservato alle mostre temporanee nel prestigioso State Museum of Fine Art, all’ interno del Cremlino, era accompagnata da un catalogo ed il numeroso pubblico presente all’ evento inaugurale ha ammirato in particolar modo  le opere degli artisti italiani. Il popolo russo è attratto dalla cultura italiana (la conoscono perfettamente!) e hanno chiesto informazioni sulla mostra, sulla tecnica utilizzata, sugli artisti, insomma un interesse che raramente si riscontra in Italia.

Brevi ma intensi i giorni trascorsi a Kazan, con la possibilità di visitare la città insieme agli artisti russi: Olga Ulemnova (Direttrice dell’ Accademia delle Scienze del Tatarstan e critica d’ arte), Alexander Artamonov (Presidente Associazione Graphcom di Kazan), Irina Antonova, Vera Karaseva, Marat Mingaleev, Sergey Repnin, Igor Ulangin e Alexandra Nicolaeva.

Affascinante la visita al Cremlino,  uno sei siti del Patrimonio Mondiale UNESCO – che ha al suo interno, oltre al Museo di Stato, la splendida moschea con le guglie azzurre, la cattedrale dell’ Annunciazione e il Monastero della Madonna di Kazan; interessante la visita al museo delle icone.

La storia millenaria di questa città rivive negli splendidi monumenti che la adornano e qui, a 800 chilometri da Mosca, convivono e collaborano in pace le comunità ebraica, cattolica, mussulmana e ortodossa.

La via pedonale è piena di vita e di svago; frequentati i numerosi negozi che vi si affacciano; resa interessante anche per i decori floreali ed i monumenti. Ma come non citare la BibliotecaNazionale con i suoi preziosi volumi? Una visita particolarmente interessante, come le sale del Museo, ricche di capolavori di artisti russi ed il museo etnografico.

Il viaggio mi ha dato la possibilità, grazie a Olga, di conoscere l’ architetto-paesaggista Margarita Shatkova e con lei visitare un giardino realizzato nella cittadina di Laishevo, sulle rive del fiume Kama.

Un viaggio cultuale che resterà tra i miei ricordi più belli, grazie alla calorosa accoglienza e la disponibilità degli artisti russi. Il rapporto non è cessato e altre mostre sono state organizzate sia in Italia che in Russia. Io personalmente ho curato una mostra con le loro opere al Castello di Costigliole d’ Asti nell’ inverno 2019 e prossimamente, nel settembre 2020 una mostra sarà allestita a Nabereznye Celny dall’ artista e curatore Marat Mingaleev.

Nadia Presotto

Pubblicato da fabrizio priano

Ho creato questo blog per esprimere le mie idee sui fatti di cronaca politica

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