Liliana Angela ANGELERI scrittrice

LILIANA ANGELA ANGELERI è nata ad Alessandria. Sposata con il pittore GIGI COPPO, è madre di Gianluigi e nonna di Alice di otto anni. Dipinge anche lei tele a olio. La sua vicenda è molto singolare: non ha cercato la letteratura, ma è stata una fortissima intuizione a “ordinarle” di scrivere una sceneggiatura per un film tratto da un romanzo ottocentesco. Lei non conosceva come si compone una sceneggiatura, si è informata, ha scritto, ha trovato subito finanziamenti e una produzione di una fiction per la Rai, tutto era pronto per andare in onda…ma…gli eredi degli autori del romanzo originario, dopo un anno di estenuanti trattative, hanno rifiutato di cedere i diritti d’autore. Non si è persa d’animo e ha scritto altri sei scripts ma non ha più trovato case di produzione e finanziamenti, il vento era cambiato e i finanziamenti erano molto ridotti. In attesa che le sue sceneggiature diventino film le hanno consigliato di scrivere romanzi ispirati dagli script.

IL ROMANZO DI ALERAMO: composto da due parti: la vera vita leggendaria di ALERAMO (un romanzo romantico/cavalleresco/fantasy) e PROFUMO DI LEGGENDA (racconto ambientato nei nostri giorni, un viaggio surreale sulle orme della cavalcata aleramica, lungo i confini del Monferrato).

STORIA DI ALERAMO, AVVENTURA ROMANTICO-CAVALLERESCA: Abile cavaliere e dignitario imperiale, e astuto diplomatico, Aleramo entrò nel mito per l’aspetto magnifico, le doti innate e la sua leggendaria cavalcata. Nel sec. X, senza terre e titoli nobiliari, fu primo marchese del Monferrato e riuscì a sposare ben due figlie di re e una di imperatore.

PROFUMO DI LEGGENDA, RACCONTO TRA PRESENTE E PASSATO: Viaggio surreale di un gruppo di persone che desiderano visitare i luoghi che hanno dato i natali e le fortune ad Aleramo, primo marchese del Monferrato. Sulle orme della cavalcata aleramica si trovano bellezze artistiche e realtà economiche, con un corpo astrale che appare e scompare.

IL BRIGANTE GIUSEPPE MAYNO: ambientato in epoca napoleonica, un brigante celebre e sociale, rubava ai ricchi per donare alle povere genti delle campagne, un brigante “cavaliere” simpatico con una deliziosa storia d’amore.

https://www.lafeltrinelli.it/libri/liliana-angela-angeleri/3039010

Storia di GIUSEPPE MAYNO, il brigante di Marengo – avventura – romantico Giuseppe Mayno della Spinetta (sobborgo di Alessandria), il bandito di Marengo, è un brigante che ha fatto parlare di sé nella prima metà dell’Ottocento. Ha dato del filo da torcere alle autorità francesi, occupanti il Piemonte in nome della “libertà” rivoluzionaria, e del quale i potenti di allora (non escluso Napoleone Bonaparte) sollecitarono spesso l’aiuto, se non l’alleanza. Un brigante gentiluomo, con molti gesti d’umanità, è anche un bandito burlone. Alcuni suoi tiri giocati alle autorità sono rimasti celebri. Un eroe popolare e come tale sa morire. I campi delle sue gesta furono: il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Biografia fedelissima che vi terrà con il fiato sospeso e una tenerissima storia d’amore.

https://www.facebook.com/AC3471556367/- https://www.facebook.com/lilianaangeleri1

IL BRIGANTE GIUSEPPE MAYNO

BOLLE DI SAPONE: (GAGLIAUDO e gli UMILIATI) formato da due romanzi brevi ambientati nell’alto medioevo. Narra la fondazione della città di Alessandria e la parità economica tra i due sessi nell’ordine degli Umiliati.

BOLLE DI SAPONE (GAGLIAUDO e gli UMILIATI)

GAGLIAUDO: personaggio complesso e situazioni ironiche e frizzanti, quasi comiche anche se deve vivere momenti drammatici. Ci colpisce la forza decisionale, è molto scaltro, istruito dall’Ordine degli Umiliati a leggere, a scrivere e a far di conto. Alterna momenti e azioni di grandissima generosità a comportamenti d’inspiegabile tirchieria e ombrosità nei confronti del prossimo. L’assedio ne cambia il carattere. Un’intuizione improvvisa gli suggerisce….

UMILIATI: Alessandria, sec. XIII – XVI. Era un ordine religioso molto importante, in cui le donne ebbero la parità economica con gli uomini. Dopo tanti secoli, neanche oggi esiste una vera parità di retribuzione tra i due sessi. I più importanti e facoltosi mercanti di tessuti di Milano e Como sono fatti prigionieri da re Enrico II di Germania. Dopo tre anni di prigionia, disperano di ritornare nelle loro splendide dimore. Formulano un voto di umiltà. Il re esclama: FINALMENTE VI SIETE UMILIATI! e permette loro di ritornare nelle loro case in cui vengono accolte molte persone perseguitate e in povere condizioni. San Bernardo da Chiaravalle ne formò un Ordine religioso.

VIAGGIO CON FANTASMA NEL MONFERRATO : ebook illustrato con molte immagini su Amazon: composto da un viaggio surreale sulle orme della cavalcata aleramica, un percorso romantico in dieci località delle Langhe e storia e leggenda di Aleramo, il primo marchese del Monferrato.

ebook

(link: https://www.amazon.it/dp/B07RP6WZS9/ref=sr_1_1) amazon.it/dp/B07RP6WZS9/……

Contiene molte illustrazioni:

  • viaggio surreale di alcune persone sulle orme della cavalcata aleramica.

FORMATO DA:

  • PROFUMO DI LEGGENDA, RACCONTO TRA PRESENTE E PASSATO Viaggio surreale di un gruppo di persone che desiderano visitare i luoghi che hanno dato i natali e le fortune ad Aleramo, primo marchese del Monferrato. Sulle orme della cavalcata aleramica si trovano bellezze artistiche e realtà economiche, con un corpo astrale che appare e scompare. Pietra Marazzi, Castellazzo, Bosco Marengo, Castelspina, Sezzadio, Cassine, Acqui T. Mombaldone, S. Quintino, Visone, Ovada, Campo Ligure, Varazze e tutta la riviera fino ad Albenga, poi la valle del sale fino a Garessio, poi fino a Chivasso e poi…
  • UN ITINERARIO ROMANTICO DI DIECI LOCALITA’ DELLE LANGHE
  • STORIA DI ALERAMO, AVVENTURA ROMANTICO-CAVALLERESCA.

Abile cavaliere e dignitario imperiale, e astuto diplomatico, Aleramo entrò nel mito per l’aspetto magnifico, le doti innate e la sua leggendaria cavalcata. Nel sec. X, senza terre e titoli nobiliari, fu primo marchese del Monferrato e sposò due figlie di re e una di imperatore.

CHI ERA? UNA VICENDA VERA, ANZI VERISSIMA : In pubblicazione presso PLURIVERSUM EDIZIONI a cura di Marina Vicario.

Chiara riceve un ordine: “tu devi scrivere” Molto sorpresa, obbedisce. Poi compone altre due sceneggiature. Le invia a varie produzioni. Una di esse sceglie proprio “Il testamento”. Si trovano tutti i finanziamenti, ma non si riesce ad ottenere i diritti d’autore. Un giorno a Chiara appare, nel suo appartamento, una bellissima ragazza con i capelli rossi, in abito rinascimentale. Chiara è sbalordita. Ha altre visioni inquietanti. Le viene diagnosticato il cancro al seno. Le visioni si ripetono. Continua a scrivere sceneggiature che non diventano film e romanzi che non trovano case editrici serie per pubblicarli, se non a pagamento. In un romanzo trova la descrizione della bella giovane, si tratta di? Che significato hanno queste apparizioni? Una vicenda ispirata a una storia vera. Chi era? Si tratta di una domanda che si pone una donna, una madre e un’impiegata di banca scrupolosa. Improvvisamente vede una bellissima giovane nel corridoio della sua abitazione con i capelli rossi e un abito rinascimentale color fucsia. Ha altri fenomeni inspiegabili razionalmente. Poi si accorge di avere cancro al seno e deve essere operata. Questo libro non è sul cancro e se ne parla soltanto in un capitolo. L’autrice descrive i numerosi fenomeni e la sua vita normale attraverso situazioni serene e brillanti, alcune con sfumature horror e altre drammatiche.

SOLO SCENEGGIATURE

LA FELICITÀ è …. :Cinque episodi in cui quattro donne che sono molto diverse tra loro, in tempi diversi, si siedono su una panchina, quasi tutte con i loro partner. Quella panchina diventa un simbolo della vita. Traghetta inconsapevole le vicende di queste persone. Ci si racconta, ci sono affanni, gioie e dolori, episodi di vita normali, non eroici. Persone comuni che transitano in questo luogo e che si siedono su una panchina. La felicità si raggiunge anche soltanto nel raccontare e nel comunicare scene della propria vita, e condividere è veramente un gesto speciale. La ricerca della felicità fa parte del bisogno più profondo dell’uomo ed è sostanzialmente lo scopo della vita di ciascuno.

TESTA ‘D FER (EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA) : Biografia Emanuele Filiberto di Savoia, detto Testa’d Fer[1] (“Testa di ferro” in piemontese) (Chambéry, 8 luglio 1528 – Torino, 30 agosto 1580) è uno dei fondatori dello stato sabaudo. Era il figlio terzogenito maschio di Carlo II di Savoia e di Beatrice del Portogallo. Destinato alla carriera ecclesiastica quale figlio cadetto ma, alla morte anche del fratello Ludovico (1536), è indirizzato allo studio delle lettere e delle armi. Iniziato giovanissimo alla vita politica e militare, nel 1543 entra al servizio dello zio Carlo V di Spagna. La pace di Cateau-Cambrésis (1559) premia Emanuele Filiberto con la restituzione dei suoi stati. La pacificazione è sancita dal suo matrimonio (è duca di Savoia) con Margherita di Francia, figlia di Francesco I re di Francia. Trasferisce la capitale del suo ducato/principato da Chambery a Torino e introduce l’italiano come lingua ufficiale. Appassionato alchimista, si diletta a lungo, specie nelle ore notturne, con storte e alambicchi. Muore a circa sessat’anni, il 30 agosto 1580.

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